TREVISO – VENEZIA – KATHMANDU
Ritrovo dei signori partecipanti a Treviso e trasferimento all’aeroporto di Venezia. Imbarco sul volo Qatar per Kathmandu. Pasti e pernottamento a bordo.
Disteso ai piedi delle spettacolari vette dell’Himalaya, il regno del Nepal è una terra di paesaggi straordinari e antichi templi, percorsa dai sentieri più belli del mondo. È un paese povero, ma ricco di bellezze naturali, di storia e di cultura. Il Nepal ha sempre esercitato un certo fascino nell’immaginario degli Occidentali, ma se ci andate non riuscirete più a dimenticarlo. Molti turisti, infatti, ci tornano, armati di scarponi e di voglia di conoscere e apprezzare ancor di più la complessità della sua bellezza e della sua cultura.
TREVISO – VENEZIA – KATHMANDU
Ritrovo dei signori partecipanti a Treviso e trasferimento all’aeroporto di Venezia. Imbarco sul volo Qatar per Kathmandu. Pasti e pernottamento a bordo.
KATHMANDU (1300m)
Arrivo nella capitale nepalese, situata in un’ampia vallata a 1340 metri di quota ai piedi della catena himalayana. Disbrigo delle formalità doganali ed incontro con la nostra guida all’uscita dell’aeroporto.
Iniziamo la visita della città, con un circuito a piedi che tocca i principali siti: si attraversa il fiorente quartiere turistico di Thamel per approdare nella bella piazza Durbar Square, cuore pulsante della città. La piazza Durbar (palazzo), dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO è un museo a cielo aperto, un mosaico di templi, pagode e santuari; una volta simbolo del potere con il suo Palazzo Reale è un vero gioiello architettonico. Anche se gli effetti del terremoto del 2015 sono, purtroppo, ancora evidenti, rimane il fascino di questa magnifica ed autentica piazza. Visita della residenza della Dea vivente Kumari, una bambina buddista che rappresenta la potente dea indù Taleju, nella speranza di poterla vedere nel cortile.
Proseguimento con la visita al Tempio di Swayambunath, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un antico complesso religioso situato in cima a una collina a ovest della capitale, conosciuto come Tempio delle Scimmie. Per i buddhisti nepalesi la collina di Swayambunath è uno dei più sacri luoghi di pellegrinaggio.
L’immagine più grande del Buddha Sakyamuni in Nepal si trova su un alto piedistallo ed è ben visibile dalla città. La leggenda narra che una volta la valle di Kathmandu era un lago in cui la collina di Swayambhu esisteva come isola. In cima a quella collina c’era uno stupa di cristallo naturale. Buddha, visitando il luogo, ha dichiarato che era uno stupa che apprende i desideri e chi è toccato dal vento che passa sopra lo stupa riceve il seme della liberazione dal ciclo dell’esistenza. Tempo per godere della spettacolare vista sulla valle di Kathmandu. Pranzo e cena in ristoranti locali. Pernottamento in Hotel.
KATHMANDU – PANAUTI – BHAKTAPUR – NAGARKOT (2100m)
Prima colazione in Hotel. Trasferimento a Panauti, una città tranquilla, che sorge sul fiume Bagmati alla confluenza di due fiumi: Roshi Khola e Punyamati Khola, facente parte del Regno del Nepal dal XIII secolo, insieme a Kathmandu, Patan e Bhaktapur. Precedentemente era un piccolo stato che il re Bhupatindra Malla diede alla sorella come dote.
Vantando una lunga storia, che risale al I secolo d.C., la città sorgeva su quella che era la via del sale tra il Tibet e l’India. Per i nepalesi Panauti è un luogo sacro, per la loro religione basta una visita o un’abluzione per liberare il fedele da peccati e ansie. Per i nepalesi anche il luogo per il loro ultimo viaggio. Così come a Pashupatinath, anche qui ci sono i ghat per le cremazioni. Queste acque infatti confluiscono nel Bagmati, che a sua volta sfocia nel Gange.
A rendere ancora più sacro il luogo la credenza che qui esista anche un terzo fiume, il Lilawati, visibile solo alle persone pure. Proseguimento per Bhaktapur, la più bella città medievale del Nepal, chiamata anche la “città del riso” o Badhgaon in nepalese, dalla splendida architettura del XVII secolo, una ricchezza di storia e di leggende. Il centro nevralgico della città è Durbar Square, un museo a cielo aperto, ancora simile a come doveva essere, vivissima non solo nei suoi splendidi monumenti, ma nelle sue case antiche, nelle botteghe artigiane, nei suoi mercati. Il centro città è iscritto al patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1979. Pur così vicine e con una storia simile, Kathmandu, Patan e Bhaktapur hanno ciascuna un’anima diversa che le caratterizza e le rende uniche. Si prosegue con la visita della piazza dei vasai, un altro gioiellino di vita reale quasi fuori dal tempo, in un contesto di bei palazzi antichi. Qui i vasai espongono in fila per terra, appoggiati a stuoie di paglia a perdita d’occhio, le loro merci finite e i semilavorati di argilla grigia ancora da cuocere. In questa città dove buddhismo e induismo si fondono così profondamente, ci sono i pittori dei famosi thangka, dipinti a mano su cotone e seta che riprendono immagini del Buddha e motivi di mandala, tanto più ricchi di dettagli e colori quanto maggiore è l’abilità dell’artista. Poi ci sono gli artigiani che producono strumenti musicali tradizionali, come i lunghi fiati fatti per risuonare a distanza tra le valli, a volte decorati con elementi di facce grottesche, di quei demoni così radicati in questa cultura e rappresentati anche dalle coloratissime maschere dagli occhi spiritati e dalle bocche spalancate, da appendere al muro per protezione.
Pranzo in un tipico ristorante “rooftop” affacciato sulla piazza principale. Tempo a disposizione per visite individuali o per shopping. Trasferimento a Nagarkot (30 km – poco più di un’oretta di strada), un piccolo villaggi di montagna, dalla quale è possibile scorgere, con un po’ di fortuna, il tramonto sull’Himalaya.
Sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.
NAGARKOT – CHANGU NARAYAN – KATHMANDU
Prima colazione in Hotel.
Sveglia all’alba, nella speranza di vedere sorgere il sole dalla catena himalayana.
Prima colazione in Hotel. Breve visita al Buddha Peace Park, un piccolo giardino, un’oasi di tranquillità e bellezza e partenza per Changu Narayan, uno dei templi più importanti di tutto il Nepal e dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO. Situato in cima a una collina dalla quale, oltre il bosco di pini sottostante, si può godere uno splendido panorama della Valle incorniciata a nord dalla catena dell’Himalaya. Narayan o Vishnu è il Dio protettore della creazione nell’induismo, ed è noto ai più appunto come il Creatore. Il tempio a lui dedicato sopra il villaggio di Changu Narayan, o Doladri in sanscrito, è descritto essere uno dei più antichi di tutta la Valle.
Nel Buddhismo Changu Narayan è invece venerato per il Bodhisattwa Avalokiteswara, il Bodhisattwa della Compassione di cui il Dalai Lama è incarnazione sulla terra. Il Bodhisattwa Avalokiteswara si vede ben distinto dalle figure induiste su una scultura in pietra dietro il tempio mentre Vishnu, sul suo veicolo Garuda, sta nel cortile del tempio. Il tempio che racchiude in sé 1700 anni di storia nepalese è decorato con alcuni tra i più preziosi lavori di scultura, intaglio e forgiatura di tutta la valle. Vedendo questo tempio si ha quindi la possibilità di osservare in un colpo solo tutta la storia e l’evoluzione culturale e artistica della Valle di Kathmandu. Pranzo in corso di escursione.
Si conclude la giornata con la visita dello Stupa di Boudhanath, uno dei luoghi più sacri di Kathmandu, alto 36 metri e con un diametro di 120, è uno dei più alti del Nepal e fra i più grandi al mondo. Costruito nel V secolo con quattro paia di occhi del Buddha che guardando le quattro direzioni cardinali, simboleggiano la consapevolezza e la vigilanza sul loro Karma. Progettato per replicare il tibetano Gyangtse, lo stupa fu rinnovato dai sovrani di Licchhavi nell’VIII secolo. La posizione dello stupa è interessante in quanto un tempo si trovava sull’antica rotta commerciale verso il Tibet ed è stato qui che i mercanti tibetani si riposarono e offrirono preghiere per molti secoli. È uno dei maggiori siti di pellegrinaggio per buddisti di tutto il mondo. Durante la visita si partecipa alla cora (la circumnavigazione) attorno allo stupa accompagnando i pellegrini buddisti, girando le ruote di preghiera che adornano la base del monumento. Vi sono oltre 50 gompas (conventi tibetano) attorno al Buddha. A partire dal 1979, Buddha Stupa è un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Cena in uno dei numerosi ristorantini nel quartiere tibetano, che dall’alto dei tetti offrono una meravigliosa vista sullo Stupa illuminato.
Cena libera e pernottamento in hotel.
KATHMANDU – CHITWAN NATIONAL PARK
Dopo colazione, trasferimento in aeroporto e volo per il Chitwan National Park. Il Parco nazionale reale di Chitwan è il più antico del Nepal. Fu creato nel 1973 e divenne patrimonio dell’umanità nel 1984. Il parco è ricco di flora e fauna, tra cui una delle ultime popolazioni di rinoceronte indiano a corno unico e di tigre del Bengala, oltre ad elefanti, leopardi, orsi e coccodrilli. Partenza in mattinata e attraversamento del fiume su barche tipiche ed artigianali in legno di Sal. È severamente vietato mettere le mani in acqua: il fiume è infatti abitato dai coccodrilli. La loro presenza viene segnalata da alcune paia di occhietti che spuntano dal pelo dell’acqua. Il coccodrillo gaviale può raggiungere i 4,5 metri di lunghezza, per un peso che oscilla fra il quintale e mezzo e i due quintali e mezzo. Ha una caratteristica bocca stretta e allungata che non fa complimenti con i suoi oltre cento denti appuntiti. Questo temibile rettile sta rischiando seriamente l’estinzione, complici una caccia indiscriminata, pratiche di pesca non sostenibili e l’inquinamento dei sistemi fluviali in cui vive.
Attraversato il fiume con una passeggiata nella fitta natura e attraversato un improvvisato ponticello di assi di legno, si raggiunge il Gharial Conservation Breeding Center, nato per sviluppare un programma di allevamento. La visita di questa struttura consente di vedere, da molto vicino, centinaia di esemplari in diversi stadi di crescita. Le uova di gaviali vengono cercate nelle rive del fiume, dove le madri le hanno nascoste, e portate al centro per l’incubazione in sicurezza, al fine di aumentare la popolazione di questo raro coccodrillo. Dopo circa 3 mesi, i minuscoli coccodrilli rompono i loro gusci per iniziare una nuova vita. Rimangono nelle piscine del centro fino all’età di circa 4 anni, dopodiché vengono rilasciati in natura. L’attività, oltre al monitoraggio della crescita dei piccoli, contempla anche un controllo post-rilascio. Azioni alle quali si affianca una campagna di educazione ed informazione della popolazione, perché comunque la pelle dei rettili rappresenta ancora una risorsa economica non indifferente. Al termine della visita rientro al Lodge per il pranzo e tempo per relax. Nel pomeriggio escursione in Jeep alla ricerca degli animali del Parco. Con un po’ di fortuna si potrà avvistare anche da distanze ravvicinate il rinoceronte indiano. Le sue dimensioni sono inferiori a quelle del rinoceronte bianco africano (è alto tra i 173 ed i 204 centimetri, può misurare 396 centimetri di lunghezza e pesare mediamente circa 1600 kg) e la sua particolarità è il suo unico e piccolo corno. Bello, tozzo e un pò goffo si concede agli “scatti” dei turisti senza preoccuparsi troppo. Non è comunque consigliato avvicinarsi troppo in quanto, nonostante la stazza, può correre alla velocità di 40 km/h per brevi tratti ed è anche un buon nuotatore. È invece molto difficile avvistare la tigre del bengala (ma c’è chi ci riesce) nonostante negli ultimi anni la popolazione all’interno di questo parco sia aumentata del 20%. Al tramonto si rientra in Lodge. Pensione completa e pernottamento in Lodge.
CHITWAN NATIONAL PARK – BANDIPUR (1030 m)
In primissima mattinata escursione in Jeep alla ricerca degli animali del Parco. Prima colazione in hotel e partenza per Bandipur (circa 3,5 ore di percorso). Pranzo e pomeriggio dedicato alla visita del villaggio medievale di Bandipur, graziosa cittadina dall’atmosfera medievale, considerata come la massima espressione della cultura Newari. Bandipur è un museo vivente della cultura Newari, un villaggio splendidamente conservato che incorona un alto costone, la sua strada principale è fiancheggiata da case a schiera tradizionali. Visiteremo il tempio Bindabasine con tetto a pagoda che ospita la dea Durga, Divinità custode di Bandipur. Le ricche sculture in legno e dettagli in ottone che adornano il tempio sono repliche di quelle trovate nelle molte vecchie strutture a pagoda della valle di Kathmandu. Gli altri importanti tempi sono: il tempio Mahalaxmi con la sua raffinata lavorazione del legno ed il Khadga Devi tempio. Cena in ristorante locale e pernottamento in Hotel.
BANDIPUR – POKHARA (800 m)
Prima colazione in hotel e partenza per Pokhara. Pranzo lungo le sponde del lago.
Pomeriggio dedicato alla visita di Pokhara, dal Tempio di Bindebasini, centro dell’attività religiosa nel vecchio bazar, dedicato alla Dea Bhagawati (un’altra manifestazione di Shakti), il villaggio Tibetano, un campo di profughi dove dal 1959 un gruppo di rifugiati tibetani ha vissuto in Nepal. Si prosegue con un’escursione in barca sul lago Phewa.
Proseguimento con la visita del World Peace Pagoda: un enorme stupa buddista, situato in cima a una collina (Rani Ban), simbolo della pace, dove sono stati installati gli enormi idoli del Signore Buddha dal Giappone, dallo Sri Lanka e dalla Thailandia. Si conclude la giornata assistendo all’aarti puja (la preghiera della sera) sulle sponde del lago.
Rientro in Hotel cena e pernottamento.
POKHARA – KATHMANDU
Dopo la colazione escursione al belvedere Sarangkot (1300 metri), da dove si apre un panorama mozzafiato sull’Himalaya. Da Sarangkot si scende verso il resort attraverso piccoli insediamenti, campi e boschi verso il lago Pewa (circa due ore di cammino molto comodo per lo più in discesa. La giornata prosegue con la visita delle Devi’s Fall, cascate che si trovano nelle vicinanze di Pokhara, del tempio di Bindyabasini e delle Mahendra pool. Pranzo in corso di escursione. Nel tardo pomeriggio volo per Kathmandu. Cena in ristorante e pernottamento in hotel.
KATHMANDU
Prima colazione in Hotel. In mattinata visita di Dashinkhali, località poco turistica, estremamente suggestivo a tratti inquietante, per la visita al Tempio dedicato alla Dea Kali, la dea dalle molte braccia. Vedere i riti a lei dedicati è una esperienza unica. Attraversato un ponte sospeso sulla confluenza di due fiumi, il Kharpa Khola e il Sanimal Khola si percorrere una strada contornata da bancarelle con frutta, verdure e tante ghirlande di fiori, le offerte da portare alla dea. Il tempio è nascosto in una gola che si raggiunge scendendo una ripida scalinata; la vegetazione che lo circonda è estremamente rigogliosa e il luogo è davvero piacevole da visitare. Il tempio della Dea Kali è induista ed è dedicato a Kali; essa è una delle tante manifestazioni della dea Parvati e la più sanguinaria di tutte. Proseguimento con la visita di Patan, una delle maggiori città del Nepal e considerata la più antica tra le città reali nella valle di Kathmandu. La sua piazza principale, Durban Square, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO grazie ai capolavori che racchiude: numerosi templi, i più costruiti attorno al 1600, in pieno periodo Malla. La costruzione di questi edifici prevede l’unione di mattoni e travi di legno finemente intarsiati, mentre in alcuni è stato impiegato il marmo. La piazza è il luogo prediletto dalla popolazione locale per incontrarsi, per salutarsi, scambiarsi qualche parola o semplicemente sedersi su uno dei gradini dei tanti templi presenti e guardare la folla che vi scorre sotto. l bello però di questa località è camminare anche nelle vie laterali e scoprire uno stile di vita rilassato e frugale della sua popolazione. Visita del Museo che ha recentemente aperto nuove sale e cortili spettacolari all’interno del palazzo reale. Pranzo tradizionale nepalese. Nel pomeriggio visita al Tempio di Pashupatinath, uno dei templi induisti più importanti di tutto il subcontinente indiano, dedicato a Pashupati, il signore del bestiame collegato a Shiva, l’Essere Supremo dello shivaismo, il distruttore del male e il trasformatore all’interno della Trimurti. In questa ampia area vengono cremati i defunti, sulle rive del fiume sacro Bagmati che scorre attraverso il Tempio dividendolo in due lati. Si ritiene che fare un bagno sacro su questo fiume lavi i peccati.
Non è possibile accedere all’interno del Tempio, dedicato solo ai fedeli, ma la visita della parte esterna assicura un’esperienza unica ed intensa, vivendo i rituali funebri e la fede come viene vissuta dai locali e dai pellegrini provenienti da diverse parti dell’Asia. Trasferimento in tempo utile all’aeroporto ed imbarco sul volo per l’Italia.
KATMANDU – VENEZIA – TREVISO
Arrivo a Venezia e trasferimento a Treviso con bus riservato.
da € 2990,00
SCARICA QUI IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
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